Quote latte, per avvocato generale Corte Giustizia UE Sharpston Italia va dichiarata inadempiente
Lattiero Caseario
17 luglio
2017
Secondo le conclusioni non vincolanti, diffuse oggi, dell'avvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione europea Eleanor Sharpston, l'Italia va dichiarata inadempiente per non avere garantito il recupero dai produttori lattiero caseari delle somme da loro dovute per lo "sforamento" delle quote latte. "Se la Corte accerterà l'inadempimento dell'Italia, quest'ultima si dovrà uniformare alla sentenza della Corte, esponendosi, in caso di inottemperanza, ad una nuova causa che potrebbe comportare una condanna al pagamento di pesanti penali", sottolinea Sharpston. "Il ricorso per inadempimento ha un carattere oggettivo e, di conseguenza, occorre accertare semplicemente l'esistenza di un inadempimento da parte di uno Stato agli obblighi impostigli in base al diritto dell'Unione, indipendentemente dall'entità o dalla frequenza di tale inadempimento: orbene, poiche', nel termine indicato dalla Commissione, l'Italia ha omesso di recuperare dai singoli produttori importi rilevanti del prelievo, un inadempimento in senso oggettivo sussiste", prosegue l'avvocato generale. Maggiori dettagli su https://goo.gl/ueus33. La causa vede contrapposta l'Italia e la Commissione europea, che ad agosto del 2015 ha fatto ricorso per inadempimento (testo ricorso su https://goo.gl/AE9Wvy), deferendo l'Italia per il mancato recupero dei prelievi dovuti dai produttori di latte italiani e chiedendo alla Corte di intimare all'Italia la completa riscossione delle multe, maturate a partire dalla prima campagna di effettiva imposizione del prelievo supplementare in Italia (1995/1996) e sino all'ultima campagna nella quale si e' verificata una produzione in eccesso (2008/2009). Il deferimento alla Corte di giustizia costituisce la terza e ultima fase della procedura di infrazione.
FONTE: Agra Press
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