Caporalato: Verrascina (Agrinsieme), riunione con Di Maio punto di partenza per contrasto più incisivo
Agrinsieme
"Agrinsieme ha sempre
appoggiato e continuerà a sostenere ogni iniziativa finalizzata a combattere
qualsiasi fenomeno di lavoro irregolare e di sfruttamento della manodopera, in
agricoltura così come in altri settori produttivi, ed e' al fianco delle imprese
che si comportano in maniera etica", afferma il coordinamento che riunisce
le organizzazioni professionali Cia, Confagricoltura e Copagri e le centrali
cooperative Confcooperative Fedagripesca, Legacoop agroalimentare e Agci Agrital,
esprimendo soddisfazione per la riunione alla prefettura di foggia del tavolo
operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato
e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. "L'incontro, convocato dal
ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, rappresenta per
noi il punto di partenza per un contrasto più incisivo ad un fenomeno che, pur
interessando aree circoscritte del Paese, danneggia l'immagine e il lavoro
onesto della maggioranza delle imprese e cooperative agricole, andando anche a
incidere sul loro reddito", ha detto il coordinatore di Agrinsieme Franco
Verrascina, che e' intervenuto alla riunione odierna, nell'ambito della quale -
informa Agrinsieme - ha consegnato al ministro un documento contenente le
proposte del coordinamento in materia. "Il caporalato e' un problema
sociale nazionale, che pur interessando aree circoscritte del Paese va
affrontato secondo una logica nazionale, con una discussione approfondita sulla
filiera agroalimentare; ben vengano dunque i maggiori e rafforzati controlli
annunciati dal governo, sempre nell'ottica di una maggiore qualità e
semplificazione, sapendo tuttavia che questi da soli non bastano e che la
questione va affrontata a 360°, lavorando sul concetto di ospitalità e
integrazione. Ospitalità e integrazione vanno poi coniugate seguendo un
ragionamento di sistema che agisca su leve economiche e puntando ad una
sinergia comune che miri alla piena legalità e al giusto prezzo", prosegue
Agrinsieme, evidenziando che "la legge 199/2016, a causa della mancanza di
chiarezza in alcune sue disposizioni, in alcune casi assolutamente
inapplicabili, ha determinato sinora scarsi risultati concreti, e necessita
pertanto di essere rivista". "E' ad esempio necessario intervenire
per una maggiore e più chiara distinzione tra reati gravi/gravissimi e
violazioni, anche solo meramente formali, agire sulla riduzione degli oneri
burocratici e produttivi, accompagnare la revisione normativa con un profondo
impegno politico e istituzionale per incentivare le assunzioni e mettere le
aziende agricole nelle condizioni di consolidare gli importanti e positivi
trend occupazionali del settore", afferma Agrinsieme.
FONTE: Agra Press