LA CIA PRESENTA PDL POPOLARE SUI RAPPORTI AGRICOLTURA-GDO POLITI, BELLO SE DIVENTA PROPOSTA DI TUTTO IL MONDO AGRICOLO

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12 gennaio 2012

Il Presidente della CIA-confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi ha presentato oggi una proposta di legge d'iniziativa popolare per regolare i rapporti tra gdo e agricoltura. La raccolta di firme inizierà da subito. L'obiettivo è combattere pratiche contrattuali sleali come pagamenti tardivi, modifiche unilaterali dei contratti, versamenti di anticipi per accedere alle trattative, restrizioni nell'accesso al mercato, poca trasparenza sulla formazione del prezzo e sulla distribuzione dei margini di profitto lungo la filiera alimentare, vendite promozionali e sottocosto. "Il processo di forte concentrazione delle catene della grande distribuzione, accompagnato dall'emergere di un numero molto esiguo di centrali d'acquisto e, dall'altro, dal permanere di una moltitudine di fornitori, costituiti da piccole e medie imprese, ha determinato - ha rilevato politi - una situazione di profondo squilibrio nelle relazioni commerciali tra fornitori e distributori". "Da qui nasce la nostra iniziativa legislativa, che si svilupperà, fin dai prossimi giorni, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. Vogliamo coinvolgere la società, i cittadini su una questione di grande importanza che non interessa soltanto gli agricoltori, ma anche i consumatori", ha detto il presidente della CIA, sottolineando che il testo è aperto ad apporti esterni ed auspicando che gli undici articoli diventino una proposta unitaria di tutto il mondo agricolo. Il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari e il Direttore Generale di Conad Francesco Pugliese, presenti all'incontro, hanno respinto con decisione le accuse che ormai da tempo l'agricoltura rivolge alla gdo, ma si sono detti disponibili ad un immediato confronto organico e strutturato con le organizzazioni agricole che però di fatto escluda qualsivoglia vincolo legislativo. In sostanza a loro avviso una legge che regoli i rapporti tra agricoltura e gdo non è nè condivisibile nè tantomeno praticabile. Tutt'al più, ha detto Tassinari, può funzionare da stimolo. I due manager hanno messo in evidenza che la chiave del problema è la competizione feroce con gli altri grandi gruppi della gdo (tutti rigorosamente non italiani) e soprattutto il crollo dei consumi interni dovuto - a loro giudizio - principalmente alla crisi economica. L'obiettivo per la gdo è quindi quello di escogitare, anche con l'apporto della parte agricola, formule che inducano i consumatori a accrescere gli acquisti. Sono i rapporti di forza tra agricoltura e industria e tra agricoltura e intermediari che vanno casomai approfonditi meglio, perché - ha detto Pugliese - i profitti dell'industria son ben più alti dei nostri. Conad ritiene anche che l'agricoltura debba casomai indagare su quanto avviene nelle mediazioni che trasferiscono la merce dal campo agli scaffali, ma - ha avvertito Pugliese - anche in questo caso è bene non criminalizzare. In sostanza Coop e Conad, pur riconoscendo l'alto valore aggiunto delle produzioni italiane ed il valore del lavoro agricolo, non intendono avere le mani legate. Il Presidente della Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi ha tentato una mediazione tra due posizioni che al momento sembrano piuttosto distanti: partendo dal presupposto che né la Coop né Conad siano un nemico, Luppi, che ha parlato anche a nome di Fedagri e Agci-agrital, ha proposto di lavorare, a partire dalla proposta di legge popolare, concentrandosi sulle convergenze piuttosto che su ciò che divide all'interno della filiera. La cooperazione - ha detto il presidente di Legacoop agroalimentare rivolgendosi al Presidente della CIA - vuole portare il controllo cooperativo della plv agricola dall'attuale 36% al 60% e lavorare con la gdo come si fa tra partner e non come tra concorrenti. Un invito, in sostanza, affinché le organizzazioni professionali incentivino i propri soci ad avvicinarsi con più fiducia al sistema cooperativo che garantirebbe loro maggior reddito. Presente all'incontro anche il coordinatore degli assessori all'agricoltura Dario Stefano che si è impegnato a portare la proposta di legge all'attenzione dei suoi colleghi, cercando di raccordarla con una analoga presentata dalla Regione Emilia Romagna. All'incontro é intervenuto infine anche il deputato del PD Emanuele Trappolino, firmatario di una proposta di legge alcuni dei cui contenuti sono analoghi a quelli della proposta della CIA. All'incontro erano presenti, fra gli altri, ma non sono intervenuti, i Presidenti della Confagricoltura Mario Guidi, della Copagri Franco Verrascina, il Direttore della Fedagri Fabiola Di Loreto e il Responsabile economico della Coldiretti Pietro Sandali. Presenti anche numerosi parlamentari del PD, tra cui le senatrici Leana Pignedoli e Maria Teresa Bertuzzi e i deputati Angelo Zucchi, Sandro Brandolini, Susanna Cenni, Massimo Fiorio.


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