COOPERATIVE A CONFRONTO CON LA MONCARO E LA SPES

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18 gennaio 2012

Due eccellenze della cooperazione di Legacoop Marche modello per le imprese agricole a confronto con le conseguenze della crisi economica

 Ancona, 17 gennaio 2012 – Due eccellenze del mondo della cooperazione di Legacoop Marche possono diventare un modello d’ispirazione per le coop agricole a confronto con la crisi economica. Doriano Marchetti, presidente della cooperativa vitivinicola Moncaro di Montecarotto (An), e Mauro Angelini, direttore commerciale della Spes di Fabriano (An), specializzata nella progettazione elettronica e dei software di sistemi, hanno raccontato la loro storia aziendale ai colleghi agricoltori durante il seminario “Cooperative efficienti a sostegno del reddito dell’impresa agricola”, organizzato da Krinomai, l’associazione temporanea di scopo formata da Legacoop Marche e Coop Aib, nella sede della Centrale cooperativa ad Ancona. “Abbiamo organizzato una serie d’incontri e d’iniziative – ha spiegato Teodoro Bolognini, responsabile settore Agroalimentare di Legacoop Marche – per coinvolgere le cooperative agricole in un processo di riorganizzazione, di miglioramento dell’efficienza e della competitività, per fornire loro nuovi strumenti di crescita in questo periodo di crisi economica in cui, anche queste cooperative, devono confrontarsi con i cambiamenti del mercato e con le difficoltà di accesso al credito. Il nostro scopo è star loro vicino, sostenerle nei processi di cambiamento anche perché loro hanno una forte responsabilità sociale sia verso la platea di soci sia verso i consumatori”. E proprio per favore il consumo del proprio prodotto, la Moncaro, nata nel 1964 nel periodo in cui le Marche stavano uscendo dalla mezzadria, “l’unica cooperativa! – ha ricordato il presidente Doriano Marchetti – nata senza alcun contributo regionale ma fondata solo con il sostegno dei produttori”, ha da sempre messo la qualità al centro della propria attività puntando sui vini Doc e su quelli a Igt-Indicazione geografica tipica. Una cooperativa caratterizzata dalla produzione del Verdicchio fino al 2000 quando ha acquisito la Cantina sociale del Conero di Camerano (An) e quella di Acquaviva Piceno (Ap) per specializzarsi anche nel vino rosso pregiato. “Il nostro obiettivo – ha detto Marchetti – è sempre stato quello di non diventare solo commercianti di vino ma di essere produttori in prima persona. Una strategia che ci ha spinto anche verso l’internazionalizzazione e ci ha portato, oggi, ad avere un fatturato di 24 milioni di euro, realizzato, per il 60 per cento, all’estero anche in Cina e in India. Due Paesi, questi, dove il mercato del vino di qualità offre buone potenzialità”. Un’altra esperienza di successo è quella della Spes, nata nel 1997 da un gruppo di nove giovani appena usciti dall’Università, che hanno tentato la strada imprenditoriale. “Dopo un periodo di lavoro con la Indesit – ha ricordato il direttore commerciale Mauro Angelini -, abbiamo capito che era necessario uscire dal ruolo di monomandatario e di diversificare il nostro mercato di operatività. Oggi continuiamo, fra gli altri, a collaborare con il settore dell’elettrodomestico, con quello delle cappe, stiamo lavorando nel campo ambientale e della depurazione delle acque e in quello energetico. Siamo fra i protagonisti del progetto domotica, che sta coinvolgendo il distretto produttivo fabrianese, con una forte valenza sociale, come quella dell’housing e del miglioramento della qualità della vita degli anziani”. Attività che, oggi, hanno portato la Spes ad avere un fatturato di 25 milioni di euro e 120 occupati, la maggior parte ingegneri, con un’età media aziendale di 27 anni.




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