DEF: FEDAGRI, LEGACOOP E AGCI, NON CI SONO MISURE PER RILANCIO AGROALIMENTARE

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28 aprile 2011

"Prendiamo atto che nel documento di economia e finanza 2011 non compaiono misure specifiche per il settore agricolo e agroalimentare italiano. Come piu' volte ribadito, nel nostro paese ci sarebbe bisogno di un intervento organico e riformatore affinche' il comparto sia in grado di sostenere le sfide del mercato globale". Lo ha rilevato Giampaolo Buonfiglio, presidente di agci agrital, a nome dei presidenti Maurizio Gardini di fedagri-confcooperative e Giovanni Luppi di legacoop agroalimentare, nel corso di un'audizione svoltasi in Commissione agricoltura della camera in merito al documento di economia e finanza 2011. "Pur condividendo la priorita' del governo di tenere in ordine i conti pubblici e guardando con favore a tutti gli interventi volti a rilanciare l'economia nazionale attraverso misure a basso impatto sulle casse dello stato come quelle - ha precisato Buonfiglio - legate alla semplificazione degli adempimenti burocratici, permane il dubbio che le azioni previste dal def e, nello specifico, quelle inserite nel 'piano nazionale di riforma' non siano sufficienti a garantire lo sviluppo del settore agroalimentare". "Sarebbe stato opportuno - sottolineano in un comunicato le tre centrali cooperative agricole - prevedere fin da ora alcuni interventi per rafforzare la competitivita' del comparto. Tra questi quelli utili a favorire la concentrazione delle imprese cooperative in agricoltura, il finanziamento dei contratti di filiera, gli interventi per l'internazionalizzazione delle imprese, quelli per il settore bieticolo-saccarifero, oltre ad una idonea copertura finanziaria per la stabilizzazione degli sgravi contributivi per le imprese operanti in zone di montagna o svantaggiate".




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