Riforma PAC, Gardini, “Il parere della Corte dei conti dimostra urgenza cambiamento di rotta”
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“La pubblicazione del parere della Corte dei conti sulla proposta di riforma della PAC dimostra ancora una volta l’urgenza di un cambiamento di rotta”, così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini commenta, anche a nome di Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, il parere 1/2012 della Corte dei conti che sottolinea come le proposte di regolamento della PAC non soddisfino le richieste di semplificazione burocratica e di miglioramento dell’efficienza dei sostegni comunitari.
“La Cooperazione italiana denuncia da tempo – prosegue Gardini - la mancanza di coraggio di queste proposte che sembrano porsi il solo obiettivo di ridistribuire le risorse finanziare tra i paesi, senza porre le basi per una politica agricola del futuro che sia in grado di affrontare le vere sfide globali della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari e del riequilibrio del potere contrattuale all’interno delle filiere. Una PAC che ancora una volta è incentrata sui pagamenti diretti e non propone nulla di concreto sul lato del mercato”.
“È per questo che – continua Gardini – assieme alle maggiori organizzazioni cooperative di Francia e Spagna stiamo lavorando per promuovere una serie di emendamenti ai testi di Regolamento dell’Ocm unica e dello sviluppo rurale. Presenteremo questi emendamenti ai relatori della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo spiegando la necessità di avere finanziamenti adeguati sulle di misure di aggregazione dell’offerta e sugli strumenti di gestione del rischio”.
“Siamo consapevoli del fatto che il regime dei pagamenti diretti sia un elemento imprescindibile per le nostre aziende – conclude il presidente di Fedagri – ma siamo altrettanto consapevoli che se non vogliamo condannare lentamente la PAC ad essere bollata come politica assistenzialista e destinata all’estinzione, è necessario fare un sforzo per porre oggi almeno le basi per una politica che ci accompagni anche dopo il 2020, una politica fatta di sostegni agli investimenti, ai progetti, all’aggregazione e che fornisca gli strumenti necessari a stabilizzare i redditi degli agricoltori”.
FONTE: Ufficio Stampa Fedagri - Confcooperative