PE: approvato a larga maggioranza il bilancio 2013 La Via (PPE), in gioco credibilità e affidabilità UE

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23 ottobre 2012

Il Parlamento Europeo, a larga maggioranza (492 i voti favorevoli su 697 votanti), ha approvato il bilancio generale europeo per l'esercizio finanziario del 2013. Secondo il relatore Giovanni La Via (PPE), con questo voto, "il Parlamento vuole dare un segnale forte agli Stati membri in vista dei negoziati (con il Consiglio): è in gioco la credibilità e l'affidabilità dell'Unione Europea". La Via ricorda che il Consiglio - che riunisce i rappresentanti dei Governi - ha proposto "una serie significativa di tagli, in netto contrasto con le indicazioni provenienti dal Consiglio Europeo del 28-29 giugno, quando, al massimo livello politico, è stato deciso di investire per sostenere la crescita e lo sviluppo dell'Europa". Il relatore sottolinea che, nella propria lettura, il Parlamento ha deciso di "ripristinare il progetto di bilancio della Commissione e di incrementare le risorse nei capitoli di bilancio dedicati alle politiche di crescita e creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani europei". "Siamo tutti consapevoli - aggiunge La Via - delle difficoltà finanziarie che ciascuno Stato Membro sta affrontando, ma la risposta alla crisi, come evidenziato anche dal Consiglio europeo, deve essere più Europa e non meno Europa". Secondo l'Europarlamentare siciliano, la posizione approvata oggi si può definire "responsabile" che, però, non significa "rinunciataria". Vuol dire, invece, "contribuire alla ripresa economica attraverso alcuni aumenti selettivi, in rispetto del clima generale di austerità e dei sacrifici imposti a livello nazionale". Un passaggio importante e delicato è anche quello sui pagamenti. La Commissione ha proposto un aumento del 6,8% rispetto al bilancio 2012 che, secondo La Via, è "nient'altro che un'indicazione realistica delle risorse necessarie per pagare le fatture degli Stati membri e per onorare tutti gli impegni presi dal 2007 ad oggi". Il tema - sottolinea l'Eurodeputato - riguarda l'esecuzione di alcuni programmi europei, come l'Erasmus, che hanno rischiato di restare a secco e chiudere i battenti. La lettura del Consiglio dell'UE, che ha proposto cifre non sufficienti a finanziare questi progetti, per La Via è "inconcepibile". "Tutti sono concordi - prosegue - nel dire che la risposta alla crisi è più Europa e non meno Europa. Peccato che, nello specifico, queste parole non siano poi seguite da azioni concrete. Pagare le fatture, infatti, è un obbligo legale che non possiamo non rispettare. Siamo di fronte - afferma - ad un problema di credibilità e affidabilità dell'UE". Dopo il voto di oggi si apre il tavolo delle trattative con le altre due istituzioni europee: i Governi nazionali (Consiglio dell'UE) e la Commissione. L'auspicio di La Via è che, in sede di trattative "si possa trovare un accordo su un livello soddisfacente di risorse in grado di garantire un bilancio dotato di risorse necessarie per investire in crescita e sviluppo". FONTE: AGRA PRESS


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