CONVEGNO ACI SUL WELFARE CONTRATTUALE CON LUPPI, BUONFIGLIO, MERCURI, MANTEGAZZA, CROGI, FAIOTTO
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Si è svolto oggi un convegno organizzato dall'Alleanza delle cooperative agroalimentari italiane dedicato al tema "welfare contrattuale: elemento di qualità del lavoro", al quale sono intervenuti, tra gli altri, i presidenti di Fedagri-confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-agrital, Giorgio Mercuri, Giovanni Luppi e Giampaolo Buonfiglio, i segretari generali di Uila-iul e Flai-cgil, Stefano Mantegazza e Stefania Crogi ed il Segretario Nazionale della Fai-cisl Stefano Faiotto. I lavori della giornata sono stati aperti dall'intervento di Sabina Valentini, responsabile relazioni industriali di Confcooperative, la quale ha affermato che "la presenza o meno di strumenti integrativi nei contratti di lavoro si rivela oggi il vero elemento di qualità sia dell'impresa sia del lavoro". "Il movimento cooperativo - ha detto Luppi - ha necessità di semplificare se stesso, accorpando servizi e strutture" ed "anche i rapporti sindacali con i lavoratori vanno analogamente ripensati in un'ottica di economia di scala". "Con la cooperazione - ha sottolineato Crogi - c'è un sistema di relazioni sindacali che funziona e strumenti integrativi come filcoop sono i risultati di queste relazioni sindacali". Crogi ha evidenziato la necessità di "una maggiore informazione sugli strumenti a disposizione e ha concluso evidenziando l'opportunità che le relazioni sindacali costituiscano una reciproca opportunità". "Filcoop - ha aggiunto - è un fiore all'occhiello sia del lavoratore che del datore di lavoro, perchè il datore con una spesa sostenibile fa qualità del lavoro". Buonfiglio ha auspicato che ci sia "una maggiore diffusione degli strumenti integrativi del sistema cooperativo", parlando della "possibilità che essi vengano presto estesi ad altre filiere come la pesca". Mantegazza ha messo in luce come "al sistema dei fondi di previdenza integrativa aderiscano ancora pochi lavoratori". "I fondi - ha spiegato - vengono spesso investiti o in titoli di stato o all'estero; è necessario invece che gli investimenti vengano riversati sul lavoro e sull'economia reale del settore di provenienza". "Il dibattito sugli strumenti integrativi deve fare un salto di qualità” - ha affermato Faiotto. "Serve un modo diverso di fare contrattazione sindacale, le parti sociali devono tornare a discutere di competitività e di efficienza", ha aggiunto, facendo notare che "è dal 1993 che non cresciamo a livello di produttività ed è chiaro che più cala la produttività, più cala quello che lo stato ci può dare, ecco perchè ritorna d'attualità il welfare contrattuale". Le conclusioni del convegno sono state affidate a Mercuri, il quale ha sottolineato che "la cooperazione sta cercando di dare una risposta diversa alla crisi con il welfare contrattuale, mettendo a sistema anche altre forme cooperative che erogano servizi assistenziali e socio-sanitari". "Siamo chiamati a pensare - ha asserito Mercuri - ad un nuovo sistema previdenziale assicurativo che dia liquidità ai lavoratori evitando che essi, come accade adesso, anticipino le spese della prestazione per poi richiedere i rimborsi". Mercuri ha citato l'esempio dei fondi sanitari, "che forse sono anche un passettino avanti al nostro" e che "prevedono una serie di convenzioni presso strutture, lì dove le prestazioni vengono pagate direttamente dal fondo".
FONTE: Agra Press