Ortofrutta, Agrinsieme: consumi in lieve aumento (+5%) ma produttori in difficoltà

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16 luglio 2015

Roma, 10 luglio 2015 - Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative del settore agroalimentare: problemi soprattutto in alcune aree del Sud. Serve un grande piano nazionale di promozione al consumo ed educazione alimentare. In vista del prossimo Consiglio Agricolo Ue di lunedì, sosteniamo il ministro Martina nella richiesta di prorogare le misure di ritiro straordinario a seguito dell'embargo russo.

L'estate è la principale stagione della frutta. Quest'anno, dopo oltre un decennio di calo, i consumi di frutta in Italia sembrano leggermente risalire, con un incremento stimato del 5% rispetto all'anno scorso. Ma siamo ancora molto lontani dai consumi del 2000. In generale, infatti, tra il 2000 e il 2014 gli acquisti pro capite di frutta e ortaggi freschi sono scesi nel nostro Paese tra il 12 e il 15%. Per questo Agrinsieme - il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative agroalimentari - chiede al Governo di sviluppare un grande piano nazionale di educazione alimentare e di promozione al consumo di frutta e verdura, rafforzando anche il programma "Frutta nelle scuole".

La raccolta della frutta estiva sta aumentando in questi giorni e, ancora una volta, i prezzi pagati ai produttori coprono con difficoltà i costi sostenuti. "In particolare -osserva il coordinatore nazionale di Agrinsieme, Dino Scanavino- ci sono situazioni di forte squilibrio soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, dove i prezzi all'origine sono decisamente inferiori ai costi produttivi. E' soprattutto in queste zone che occorre intervenire con politiche adeguate che rafforzino l'aggregazione e l'organizzazione della filiera. E' importante garantire un prodotto di qualità ai cittadini consumatori, abbattere le inefficienze e gli sprechi della filiera e assicurare l'equa ripartizione del valore a tutte le componenti produttive, a partire dagli agricoltori".

Agrinsieme evidenzia inoltre come tale stato di difficoltà sia reso più grave dalla mancanza di un importante sbocco commerciale per le nostre produzioni estive, rappresentato dalla Russia, a causa della proroga di un anno dell'embargo attivata dalla Federazione russa. In vista della discussione prevista sul tema -tra i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Agricolo dell'Ue di lunedì 13 luglio a Bruxelles- Agrinsieme ribadisce pertanto il suo pieno sostegno al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina nella richiesta al Consiglio e alla Commissione, in accordo con gli altri ministri dei Paesi Produttori, di una proroga immediata delle misure di ritiro straordinario. "È indispensabile -spiega il coordinamento- rimarcare l'importanza di una decisione urgente al fine di prevenire la crisi ed evitare il ripetersi della situazione della scorsa estate, quando la Commissione deliberò tali misure solo tardivamente, a campagna produttiva ormai finita".




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