Intervista a Giovanni Luppi

Notizie
13 ottobre 2015

Intervista di Letizia Martirano.
Prosegue la costruzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane. In questa intervista il presidente di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi traccia un quadro del percorso anche alla luce dei recenti mutamenti nella rappresentanza della pesca in ambito Legacoop.

 
La costruzione dell'Alleanza delle cooperative nel settore dell'agroalimentare prosegue?

Sono certo che il 1 gennaio 2017, grazie al nostro impegno quotidiano, partiremo con l'Alleanza delle Cooperative Italiane. Sarà un terreno comune per progettare il futuro della cooperazione.

 
Qual e' la filosofia del progetto?

Accanto al ruolo sindacale saranno i progetti di natura economico-imprenditoriale il cuore della nostra azione.

 
Quanto contano i territori nella costruzione dell'Alleanza?

Se noi dovessimo realizzare l'Alleanza delle cooperative solo a Roma non ne varrebbe la pena. Il progetto deve concretizzarsi in tutte le realtà territoriali.


Eventuali difficoltà potrebbero fermarvi?

Ci rendiamo conto delle difficoltà ma sappiamo affrontarle grazie al nostro impegno quotidiano e nella consapevolezza della validità della scelta strategica.


Come conciliare le esigenze delle grandi cooperative con quelle, spesso molto diverse, delle piccole?

ACI deve mettere in rete le piccole cooperative con le grandi, governando i processi di crescita e di integrazione.


Quale sarà il rapporto tra ACI e le  cooperative associate?

Noi pensiamo ad ACI come un sindacato di impresa, non una holding che impartisce ordini. Sarebbe nefasto se ci considerassimo tali perche' sono le cooperative "i nostri padroni".

 
Quale criterio suggerirete alle cooperative di adottare nella scelta dei vertici?

Settori diversi e dimensioni aziendali diverse producono modelli di governance necessariamente diversi e l'Alleanza delle cooperative dovrebbe essere luogo di implementazione di buone pratiche.

 
Anche per la produzione?

Noi vogliamo riempire l'agricoltura e l'agroalimentare di comportamenti etici: nella produzione, nei luoghi di lavorazione e trasformazione, fino a giungere sugli scaffali della distribuzione e collaborando in tal senso con le più grandi catene distributive, a partire da quelle di natura cooperativa.
 

Che ne e' del settore pesca dopo le dimissioni di Ettore Ianì?

La rappresentanza delle cooperative della pesca dal 1 novembre 2015 passa da Lega pesca - che seguirà un proprio percorso autonomo di liquidazione - a Legacoop Agroalimentare. Questo a seguito di una specifica delibera della Direzione Nazionale di  Legacoop.
 

Perche' una scelta così?

La ragione di questa scelta e' il fatto che il riferimento istituzionale comune e' il ministero delle politiche agricole. Il riordino dei settori di Legacoop e' stato deciso nell'ultimo  congresso di Legacoop, svolto a dicembre del 2014.
 

Come sarà organizzato il settore?

Ci sarà un coordinatore che avrà un suo staff, che sarà indicato dalle cooperative così come avviene anche per gli altri coordinamenti già esistenti: vino, ortofrutta, olio ecc.. che a loro volta, fanno poi riferimento a responsabili di filiera che fanno parte della presidenza di Legacoop Agroalimentare. Il bilancio resterà unico ma con una gestione separata sia a livello contabile che a livello finanziario.


Seguirete lo stesso percorso in ACI?

Probabilmente anche ACI sarà divisa in filiere e stiamo già lavorando con questa prospettiva introducendo, se necessario, limiti correttivi rispetto al predominio di un settore o di un territorio.


Fonte: Agra Press



  Categoria:
Notizie