Giovanni Luppi: Cooperazione insieme per il futuro

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17 marzo 2016

Roma, 10 marzo 2016

 

Più uniti, più forti, più competitivi per le sfide di mercato in uno scenario sempre più globale. E' l'impegno ribadito dalla 16esima Assemblea nazionale di Legacoop agroalimentare, riunita a Roma fino a domani. "Cooperazione, insieme per il futuro" e' lo slogan dell'Assemblea, che anticipa di pochi mesi la nascita dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, il soggetto unico nel quale - a partire dal primo gennaio del 2017 - confluiranno le tre grandi centrali cooperative italiane (Legacoop, Confcooperative e AGCI).

 

"Siamo convinti che le nuove generazioni - ha detto nella sua relazione Giovanni Luppi, presidente di Legacoop Agroalimentare - abbiano una prospettiva in più nell'unità, piuttosto che nelle divisioni. In questo senso la nascita dell'Alleanza delle Cooperative non risponde soltanto a un'esigenza di razionalizzare e semplificare la rappresentanza, ma e' la strada concreta da percorrere per essere sempre più forti e competitivi in uno scenario internazionale". Una sfida resa più delicata dall'instabilità politica nel Mediterraneo e dagli attuali problemi migratori. "Nonostante questo dobbiamo continuare a guardare a un'Europa dell'inclusione - dice Luppi - nella quale le necessità di sicurezza non compromettano la libertà delle persone e dell'economia". "L'impegno della cooperazione - ha aggiunto Luppi - non può essere incurante dei cambiamenti. Sostenibilità ambientale e rispetto delle persone sono elementi fondamentali per competere. Al governo e alla politica chiediamo un dialogo, un confronto costante, un maggior coordinamento tra i ministeri competenti. In questo senso e' auspicabile che diventi reale la ventilata prospettiva di creare un unico Ministero dell'Agroalimentare, che metta insieme competenze oggi frammentate tra vari dicasteri (agricoltura, ambiente, sanità, lavoro). E' fondamentale un percorso di semplificazione a tutti i livelli, di snellimento della macchina amministrativa, di agevolazioni e incentivi per le aziende che scelgano la strada di un maggiore dimensionamento".

 

Sulla scia di Expo 2015 e di un rilancio del made in Italy del cibo, l'agroalimentare italiano deve sapersi mettere in sintonia con le nuove abitudini dei consumatori, con la voglia di integrare e di contaminare culture alimentari diverse, senza però tradire i valori e le tradizioni italiane. "La sfida - ha detto Luppi - e' oggi più che mai quella sintetizzata dalle tre "I": integrare per innovare e per internazionalizzare. Socialità e mutualità rimangono le stelle polari della mission cooperativa, ma senza perdere di vista l'aspetto imprenditoriale. Se meglio organizzate e dimensionate, le coop italiane possono essere pronte a un salto di qualità decisivo per le sfide del futuro, come quella - recentemente indicata dal governo - di centrare l'obiettivo dei 50 miliardi di euro per l'export italiano del settore".

 

"L'agroalimentare e' una grande occasione, una leva di sviluppo fondamentale per l'economia italiana". E' quanto ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina nel suo intervento. "Abbiamo il dovere di ripensare e di ridare centralità strategica - ha proseguito Martina - a un settore come quello agroalimentare. Siamo di fronte a uno dei settori potenzialmente più interessanti nel cambiamento che l'Italia deve saper interpretare in questi mesi, non soltanto a livello economico ma sociale. Expo 2015 ci ha aiutato ad accendere i riflettori su questo comparto, ma adesso il lavoro deve continuare in Italia e in Europa". Occorrono interventi coordinati con l'Unione europea per risolvere problemi strutturali come l'attuale crisi del lattiero-caseario, che non può essere affrontata a livello nazionale. "Se così non fosse – ha aggiunto Martina– sarebbero in discussione la natura e il significato di una politica agricola comune".



Martina plaude alla prospettiva di un'Alleanza unitaria del mondo cooperativo. "E' necessario - ha detto il Ministro - accettare la sfida ambiziosa di una riorganizzazione, che risponde ai bisogni nuovi che arrivano da fuori. L'impegno del Ministero e del governo sarà quello di sostenere questa sfida. La centralità della cooperazione e' una forza che va sprigionata in tutta la sua potenzialità. Il settore agroalimentare può generare inoltre una straordinaria attenzione da parte di giovani generazioni, un passaggio fondamentale per il rilancio e per il futuro del settore. In questo senso - ha concluso il ministro delle Politiche agricole - c'e' bisogno della centralità e del protagonismo di tutto il mondo cooperativo".

 

"Quello dell'unità e' un percorso che va portato avanti con convinzione", ha detto Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane-Settore Agroalimentare. "Le cooperative non sono numeri, ma valori. E hanno la capacità di mettere il socio al centro dell'impresa. Il nostro e' un sistema che vuol portare soluzioni, che deve saper competere in uno scenario internazionale per continuare a essere protagonista sul territorio e sul mercato".






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