La cooperazione festeggia 130 anni con la Presidente della Camera Boldrini

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9 febbraio 2017

La cooperazione festeggia 130 anni con la Presidente della Camera Boldrini

L'Alleanza delle Cooperative Italiane ha festeggiato oggi a Roma i 130 anni della cooperazione con la Presidente della Camera Laura Boldrini. La Presidente ha sottolineato che il fatto che "tre associazioni diventino una grande alleanza" rappresenta un passaggio importante. "Non basta votare ogni cinque anni, per rendere viva la democrazia bisogna partecipare; i partiti non debbono essere comitati elettorali e i corpi intermedi sono necessari, perche' senza non si tiene unito il nostro Paese, non c'e' dialogo sociale ne' si costruisce il consenso e non si riesce a fare riforme", ha asserito la terza carica dello Stato. Boldrini ha lungamente parlato della crisi e ha invocato il reddito di sopravvivenza europeo anche come strumento per ravvicinare i cittadini all'Unione. "Siete stati capaci di resistere, ma anche di innovare con la fusione di tre in uno, che vi auguro riesca", ha concluso. Il richiamo della Presidente della camera al valore della concertazione e' stato ripreso dal Presidente dell'Alleanza delle cooperative Maurizio Gardini che ha detto di sperare "in una nuova forma di concertazione che dia via ad un nuovo patto con la politica". Su questa sfida la cooperazione c'e', ha assicurato. Gardini ha spiegato che il percorso dell'Alleanza delle cooperative e' "straordinario ed unico", e per questa ragione va fatto con la dovuta attenzione. Il Presidente dell'Alleanza ha ricordato che sarebbe opportuno portare a termine la revisione della legislazione cooperativa iniziata con il Ministero dello sviluppo economico "ed ora un pò al passo". Su questo aspetto avremmo voluto un incontro con il precedente governo e "abbiamo sofferto molto" per non averlo potuto avere, ha detto anche Gardini, auspicando "un incontro a breve con Gentiloni". Con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ho avuto uno degli incontri più belli della mia vita, come con Papa Francesco, anche per le motivazioni forti espresse dal Presidente sui corpi intermedi, ha confessato Gardini, sottolineando che "nei rapporti con la politica sono necessari punti fermi". Il copresidente Altieri ha detto che l'Alleanza "e' una scelta irreversibile". "Siamo condannati ad un ritorno al futuro", cioe' tornare ad un associazione con tre anime, con "i tempi necessari". Il copresidente Mauro Lusetti ha aggiunto: "vogliamo guardare al futuro tornando alle origini". "Il motivo per cui la cooperazione, dopo la Chiesa e l'università, e' la terza istituzione più antica e' perche' e' nata per unire ed e' per questo che siamo qui", ha asserito. Il professor Alberto Zevi, Presidente del Centro Studi di Legacoop, ha ripercorso la storia del movimento, la cui nascita, con la creazione della Federazione nazionale delle cooperative della quale facevano parte forze di ispirazione liberale, cattolica e socialista, nel 1886, precede quella dei partiti e dei sindacati. Nei successivi trent'anni la cooperazione ha avuto un periodo felicissimo sul piano giuridico-legislativo, ha sottolineato Zevi, spiegando poi che, dopo la triste parentesi del fascismo, si ricostituiscono la Lega delle Cooperative e la Confcooperative. Il dopoguerra dà un nuovo impulso alla cooperazione e la costituzione ne sancisce, con l'articolo 45, il ruolo insostituibile. Zevi ha messo in evidenza il costante e crescente trend dell'occupazione generata dalla cooperazione, accentuatosi dopo la ripresa del dialogo tra le Centrali a partire dagli anni settanta. Oggi la dimensione media delle società di capitali e' inferiore a quella delle società cooperative, ormai leader in molti settori, a cominciare dall'alimentare, ha concluso Zevi.

FONTE: Agra Press




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