Riunione della Giunta Esecutiva, 6 marzo 2009
Eventi
COMUNICATO STAMPA
Legacoop Agroalimentare: quadro in peggioramento, ma l’occupazione tiene e si prevedono investimenti per rafforzare le filiere. I dati di un campione di imprese associate esaminati dalla Giunta, riunitasi ieri, per predisporre le attività 2009.
Sita “per dare prospettive al settore, oltre la crisi, è urgente un piano di sostegno e di rilancio”
Roma, 6 marzo 2009 - Si è riunita ieri a Bologna la Giunta di Legacoop Agroalimentare che ha valutato la situazione, aggiornata a febbraio, delle cooperative associate sulla base di una indagine campionaria che ha interessato le quindici più significative cooperative associate operanti nelle principali filiere agroalimentari.
I dati dell’indagine confermano la situazione di crescente difficoltà ad operare nel mercato, sempre più segnato da una crisi dei consumi che si è accentuata nel mese di febbraio, dopo un gennaio che pure aveva registrato risultati superiori alle attese. Si regista una generalizzata difficoltà delle imprese produttrici– con qualche eccezione- a realizzare i volumi di vendita dello scorso anno, se non attraverso politiche di prezzo che stanno penalizzando in modo rilevante i margini aziendali. Si evidenzia anche un acuirsi delle tensioni nei rapporti con la Grande Distribuzione che ha accentuato la richiesta di risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali e per le attività promozionali.
Per alcuni settori (vini e formaggi), si rilevano, andamenti negativi nelle vendite, anche verso l’estero, nonché difficoltà a confermare le assicurazioni sui crediti verso i clienti esteri per le generali riduzioni di coperture attuate dalle società assicuratrici.
Inoltre, soprattutto per le piccole e medie imprese, vi sono riduzioni degli affidamenti bancari che accentuano le difficoltà già esistenti. Segnali negativi, infine, anche sul fronte della solvibilità dei clienti con incremento delle richieste di rinvio dei pagamenti e delle insolvenze.
Ma, nonostante il generale quadro di peggioramento, le cooperative monitorate prevedono per il 2009 investimenti per oltre 80 milioni di Euro ed una sostanziale tenuta dell’occupazione, a conferma di un impegno che tende a guardare oltre la crisi economica con grande fiducia.
Per tale motivo la Giunta Nazionale di Legacoop-Agroalimentare ha predisposto un piano di lavoro per il 2009 -che verrà presentato al Consiglio Nazionale che si riunirà ad aprile- incentrato sul rafforzamento delle politiche di filiera, l’accentuazione dei processi di efficientamento e di concentrazione delle imprese e delle politiche di sistema, per rendere più competitiva l’offerta al mercato delle cooperative associate.
“Per superare la crisi -ha sostenuto il Presidente della Associazione Luciano Sita-, occorre rafforzare e allargare i processi di organizzazione dei produttori e delle strutture cooperative, per rendere l’offerta dei nostri prodotti più competitiva sui mercati interni ed esteri”. “È questo un momento decisivo per dare prospettive all'economia agricola del nostro Paese – ha sottolineato Sita- e per questo chiediamo l’attuazione immediata di tutti i provvedimenti di sostegno ordinario (anche quelli cassati dalla finanziaria 2009) e straordinario alle imprese agroalimentari, così come vengono riservati anche ad altri settori dell’economia del Paese”. “In particolare – ha precisato il Presidente di Legacoop Agroalimentare- chiediamo che siano immediatamente rese attuative le disposizioni previste nella Comunicazione della Commissione UE, del 22 gennaio scorso, volte a sostenere le imprese nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica”.
Sita ha quindi annunciato che Legacoop Agroalimentare sta predisponendo per la presentazione al Ministro Zaia, “un piano dettagliato di azioni volte al superamento della crisi ed al rafforzamento della cooperazione che rappresenta una parte importante del settore agroalimentare”.
La Giunta ha poi valutato positivamente la soluzione che si sta prospettando per il decreto sulle quote latte. Ben 910 soci delle due principali cooperative che operano nel settore lattiero caseario, Granlatte e Granterre, hanno firmato un documento che è stato inviato alle autorità politiche e istituzionali con il quale sono state avanzate richieste di soluzione del problema delle quote nel rispetto della equità soprattutto verso chi, investendo in modo consistente per l’acquisto di quote, ha agito nel rispetto delle regole e della legalità.