PESCA: IL PARLAMENTO EUROPEO FERMA LA COMMISSIONE L'aula dice no alla proposta di regolamento delegato della CE su accessibilità al FEAMPA
Pesca e acquacoltura
Roma, 16 febbraio 2022 - Inasprire le norme, già esistenti per il
FEAMP, che impediscono l'accesso ai fondi comunitari del FEAMPA per i pescatori
responsabili di infrazioni gravi, mai distinte nelle norme europee della pesca
da quelle più banali e involontarie. Questo lo scopo dell'atto delegato
proposto dalla CE che e' stato respinto il 3 febbraio dalla Commissione Pesca e
ieri dall'Aula del Parlamento Europeo. Il voto e' stato preceduto da un
carosello di pressioni della DG Mare e delle ONG, che non hanno scalfito più di
tanto la convinzione degli europarlamentari, informati puntualmente
dall'Alleanza e dalle principali Organizzazioni della pesca degli altri Paesi
dell'Unione sui contenuti e le reali finalità della proposta: un accanimento
punitivo nei confronti della categoria, oggi al centro di campagne denigratorie
ed alle prese con problemi di ogni tipo, dalla mancanza di ammortizzatori
sociali per i periodi di fermo, alla riduzione dei giorni annui di attività in
mare, all'aumento dei costi di produzione. Uno schieramento trasversale di
eurodeputati - tra i quali si sono distinti gli italiani, ai quali va il nostro
ringraziamento - ha reso possibile questo risultato ascoltando i nostri
accorati appelli. Un chiaro segnale alla CE, finora verificatosi solo due volte
nella storia, con cui il Parlamento Europeo ha riaffermato la sua centralità
respingendo un provvedimento dettato più da una deriva ideologica che da reali
esigenze di equilibrio, correttezza e proporzionalità.