RIFORMA DOP E IGP, MERCURI "PERPLESSITÀ SUGLI STRUMENTI PROPOSTI, EVITARE IL RISCHIO DI UNA DERIVA VERSO LA MERA TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE" L'Alleanza cooperative preoccupata per il "maggiore coinvolgimento previsto in capo all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), un ruolo che va adeguatamente regolamentato e circoscritto"
NotizieRoma, 1 aprile 2022 - La revisione del sistema delle Indicazioni Geografiche rappresenta una preziosa occasione per rafforzare il primato che l'Italia ha maturato nel corso degli anni nel settore delle produzioni di qualità e costituisce una priorità per il la cooperazione agroalimentare, che detiene leadership importanti in tema di denominazioni in molti comparti, dal vino al latte all'ortofrutta. Pur condividendo gli obiettivi di fondo dichiarati dalla Commissione Europea nella sua proposta di modifica, esprimiamo tuttavia alcune perplessità sugli strumenti individuati, a partire dal maggiore coinvolgimento previsto in capo all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) nella gestione dei dossier. Se non adeguatamente regolamentato e circoscritto, si potrebbe rischiare una deriva verso un mero sistema di tutela proprietà intellettuale dei marchi piuttosto che della valorizzazione del legame dei prodotti a denominazione con i territori".
Così il presidente
di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri commenta la proposta di
Regolamento presentata dalla Commissione Europea sulle IG (Indicazioni
geografiche) dei prodotti agricoli, inclusi vini e bevande alcoliche.
"La rilevanza
strategica del sistema di qualità europeo – ha proseguito Mercuri - deve
continuare ad essere un obiettivo politico della Commissione Europea e quindi
gestito non con un semplice approccio tecnico, ma contemplando quel sistema di valori, tradizioni,
qualità che hanno contraddistinto i prodotti IG in Europa e nel mondo".
Un altro elemento che per Alleanza Cooperative Agroalimentari
appare poco chiaro e' quello della sostenibilità. "È condivisibile – spiega il
presidente Mercuri - l'esigenza di assicurare standard sempre più ambiziosi in
termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale delle produzioni
dell'UE, ma il sistema delle IG ha bisogno di flessibilità per potersi adeguare
all'evoluzione del contesto produttivo e dei mercati. Ingessare ancora di più i
disciplinari con specifici criteri sulla sostenibilità ancora non noti, sembra
andare nella direzione opposta. Questo e' un aspetto estremamente delicato che
necessita un approfondimento, così come la proposta di introdurre una duplice
categoria di consorzi in base alla loro rappresentanza, già paventata in Italia".
L'aggiornamento della regolamentazione in materia di prodotti
di qualità deve inoltre, più in generale, "ambire a rafforzare il ruolo degli
organismi di tutela senza tradirne tuttavia la loro primaria funzione, che e' la
promozione e valorizzazione dei territori dell'Unione europea".
Alleanza Cooperative Agroalimentari ritiene inoltre "positiva
la volontà della Commissione Europea di rafforzare la lotta contro le
evocazioni, una esigenza assoluta come dimostrato dalla vicenda Prosek", così
come auspica un "miglioramento della proposta durante l'iter legislativo:
confidiamo in tal senso nel lavoro del relatore al Parlamento Europeo Paolo De
Castro e in quello del ministro Patuanelli in seno al Consiglio, all'interno
del quale c'e' già stata nelle scorse settimane una presa di posizione esplicita
a difesa dell'attuale sistema da parte di un largo fronte di Paesi".