PESCA - MARETTI (LEGACOOP AGROALIMENTARE) OCCORRONO COMPETENZE NON BASTA SAPER FARE
Pesca e acquacolturaLe sfide del settore discusse nel convegno "Blue Skills & Jobs: orientare le professioni del futuro nella filiera ittica" organizzato da Legacoop Agroalimentare nell'ambito dell'European Maritime Day in my Country tenutosi a Roma presso Spazio Europa
Il
futuro della pesca tra professionalità e competenze
Cristian
Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare: "Non conta che le persone
sappiano soltanto fare, occorre acquisire e avere competenze per capire la
realtà e affrontarla".
La pesca ha il fascino del mestiere antico, la poesia di una
tradizione secolare che si tramanda di padre in figlio attraverso la ritualità
dei gesti, la sapienza di generazioni. Ma oggi tutto questo non basta più. La
pesca moderna ha bisogno di conoscenza, di capacità di leggere i mercati, di
essere aggiornata su tecnologia e innovazione. Il pescatore oggi non può
soltanto pescare, ma deve confrontarsi con i temi della sostenibilità, con la
transizione verde e quella digitale. Aspetti questi fondamentali per la
sopravvivenza di un mestiere che deve adattarsi ai tempi.
Sono questi i temi del convegno Blue Skills & Jobs:
orientare le professioni del futuro nella filiera ittica organizzato da
Legacoop Agroalimentare nell'ambito dell'European Maritime Day in my Country e
nell'Anno europeo delle Competenze, che si e' tenuto a Roma presso Spazio Europa,
Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della
Commissione europea.
Come evidenzia Cristian Maretti presidente di Legacoop
Agroalimentare, "non conta che le persone sappiano soltanto fare, occorre
acquisire e avere competenze per capire la realtà e il cambiamento, per non
averne paura e affrontarli. La pesca e' una grande opportunità per tutte le zone
di mare, ma occorre avere gli strumenti giusti per stare sul mercato. Ad
iniziare dalla gestione utile e intelligente del prodotto che non e' tutto
uguale. Le competenze, che devono essere seguite anche dal ricambio
generazionale, servono per dare risposte ad un settore che ha bisogno di
diversificarsi, ad iniziare dagli aspetti legati al turismo, all'accoglienza e
all'ospitalita"'.
Il convegno Blue Skills & Jobs ha evidenziato le
criticità e le opportunità del settore pesca e acquacoltura, ha stimolato
riflessioni e confronto per costruire una concreta e reale visione del futuro.
A cominciare dalle criticità legate al sistema informativo veterinario (VET) e
alla necessità di orientare strategie politiche legate alla formazione. Oltre a
condividere esperienze e buone pratiche nel campo dell'Istruzione e formazione
professionale (IFP) e VET per la pesca e sostenere la partecipazione di
Legacoop Agroalimentare al Patto Europeo per le Skills 2023. Inoltre ha gettato
le basi per favorire la creazione di un'alleanza europea per la formazione e le
skill professionali nel comparto ittico e per incentivare lo sviluppo di reti
di relazione tra i diversi attori per mettere a sistema la formazione nel
settore.
Le criticità del settore pesca e acquacoltura. Oltre ad età media avanzata e un basso livello di
scolarizzazione, il settore deve fare in conti con lo scarso accesso alle fonti
informative e alla digitalizzazione, a competenze professionali obsolete, A
questo si sommano il poco tempo a disposizione a terra per la formazione,
soprattutto nei fine settimana, vecchi pregiudizi e idee preconcette che danno
origine ad una rappresentazione sociale del settore della pesca contraddittoria
e non adeguata alla realtà di oggi. Inoltre l'attuale sistema non fornisce un
adeguato supporto informativo e orientativo agli operatori della pesca, per
quanto riguarda le opportunità, al miglioramento del benessere e della qualità
del lavoro, allo sviluppo economico e professionale e all'avanzamento di
carriera. Anche l'offerta formativa scolastica non e' ampia. Oltre alle
specializzazioni di alcuni Istituti tecnici, ad oggi vi sono soltanto due corsi
di laurea interamente dedicati alla filiera ittica, uno a Bologna su
Acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche e uno a Ferrara in Tecnologie
agrarie e acquacoltura del Delta.
Le risposte da dare. "Con un'età
media della forza lavoro che si attesta sopra i 50 anni di età e bassi livelli
di scolarizzazione, il settore e' fortemente minacciato dalla mancanza di
manodopera qualificata e di professionisti competenti che possano orientare
strategie mirate alla tutela ed alla salvaguardia dell'approvvigionamento ittico
sulle coste europee", sottolinea Elena Ghezzi responsabile pesca e
acquacoltura Legacoop Agroalimentare. "Legacoop Agroalimentare ha
aderito al Patto europeo per le competenze, in occasione dell'istituzione
dell'Anno europeo per le competenze 2023, e intende perseguire l'impegno sulla
qualificazione, riqualificazione e sviluppo delle competenze degli operatori
della pesca e dell'acquacoltura", spiega Massimo Bellavista,
responsabile Formazione e Sicurezza Legacoop Agroalimentare.
Quali skill sono necessarie. Ad un
lavoratore su due, tra coloro che si stanno affacciando sul mercato del lavoro
oggi o che lo faranno nei prossimi anni, saranno richieste competenze verdi. Ma
sono necessarie anche apertura alla tecnologia, avere manualità e resistenza
allo stress oltre che essere capaci di avere giudizio critico, capacità di
problem solving e conoscenza delle lingue.
Le sfide del futuro si vincono se si incide sulle criticità e si avvia un percorso di crescita. Per Massimo Bellavista "il convegno e' stata una valida occasione per gettare le basi mirate alla costruzione e implementazione di un network stabile e permanente in grado affrontare le sfide che abbiamo di fronte ma anche di orientare, in maniera efficace ed efficiente, le strategie da perseguire". Un convegno nel quale, ha evidenziato Bellavista, c'e' stata "ampia condivisione delle criticità, ma anche sulle strategie da mettere in campo assieme al Masaf (il ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste), al ministero dell'Istruzione e del Merito, al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, e anche con le Regioni. Questo per allineare i diversi sistemi di istruzione e formazione, tutti gli stakeholder e per investire sul capitale umano".