Pesca - Nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 potrebbero essere di importazione per mancanza di imprese e lavoratori
Pesca e acquacolturaLe richieste dell'Alleanza Cooperative al ministro Lollobrigida per sostenere il comparto
Roma, 15 febbraio 2024 - Nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 sulle tavole degli italiani potrebbe essere di importazione per mancanza di imprese e di lavoratori della pesca. A lanciare l'allarme e' l'Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura che parteciperà domani a Roma all'incontro convocato dal ministro Lollobrigida.
L'Alleanza punta
il dito contro i troppi divieti e le poche misure di sostegno alla pesca
italiana che arrivano dall'Europa.
"L'età media dei
pescherecci italiani - ricorda l'Alleanza- e di 31 anni, troppi. La flotta si e'
ridotta di oltre -20% nell'ultimo decennio, mentre i giorni di pesca fanno
registrare un -30%. Diminuisce anche il numero dei pescatori -16% e si stenta a
trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti che
richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio. E invece
ci troviamo a fare i conti con politiche europee tutte incentrate su sanzioni e
controlli come avviene con il regolamento Controlli e il Piano di Azione".
I pescatori
italiani, evidenzia la cooperazione, chiedono di poter pescare con barche
più moderne e sicure accelerando l'iter di arresto definitivo del vecchio
naviglio e l'acquisto di nuove imbarcazioni, con incentivi per i pescatori più
giovani. Ma hanno bisogna anche di meno burocrazia e di normative europee che
non rendano di fatto impossibile o anti produttivo pescare. "Il ministro più
volte ha dimostrato di essere vicino al comparto, apprezziamo che ci abbia
convocati per ascoltare le ragioni del malessere e gli chiediamo di farsi
portavoce in Europa delle nostre istanze", commenta la cooperazione. E proprio
in un'ottica di supporto alle imprese, per tenere a freno l'aumento dei costi
di produzione e la stagnazione del valore delle produzioni, l'Alleanza chiede
di estendere anche alla pesca marittima il regime speciale Iva agricola e
rifinanziamento del credito di imposta.
E sul granchio
blu, il grande flagello che ha messo in ginocchio i produttori di vongole del
Delta del Po, la cooperazione chiede un commissario con funzioni e poteri
speciali.