La Commissione propone un nuovo obiettivo che mira a collocare il 10% dei fondali marini dell'UE in "zone di riferimento" libere da qualsiasi pressione antropica al fine di valutarne la variabilità naturale

Pesca e acquacoltura

Roma, 21 maggio 2024 - "Una convocazione a dir poco sorprendente quella prevista domani a Bruxelles nella quale gli Stati membri dovranno decidere in merito all'istituzione di zone completamente vietate alla pesca che rappresentano il 10 per cento delle acque dell'UE" commenta l'Alleanza Pesca. "Sorprende la tempistica e sorprendono i contenuti. Siamo alla vigilia delle elezioni europee e la Commissione, con un mandato politico scaduto, propone di scavalcare il regolare processo decisionale che vede nel Parlamento e nel Consiglio i due attori principali, cercando di far passare dalla finestra quello che non e' riuscita a far entrare dalla porta" L'allarme lanciato dall'Alleanza europea per lo strascico, riguarda la convocazione da parte della Commissione europea di una riunione con gli Stati membri volta ad introdurre l'obiettivo della collocazione del 10% dei fondali marini dell'UE in "zone di riferimento" libere da qualsiasi pressione antropica al fine di valutarne la variabilità naturale: un gigantesco esperimento sulle spalle dei pescatori europei. Ci auguriamo - conclude l'Alleanza - che anche questa volta il nostro Governo sostenga la filiera ittica nazionale e non solo, chiedendo di rimandare il voto a dopo le elezioni, quando sarà definito il mandato politico della nuova Commissione europea."




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