CHIESTO IL RICONOSCIMENTO UNESCO PER LA PICCOLA PESCA - MARETTI (LEGACOOP AGROALIMENTARE): APPOGGIAMO LA CANDIDATURA
Pesca e acquacolturaA DiviNazione Expo in corso di svolgimento a Ortigia - Siracusa, il Flag Veneziano ha presentato il progetto Pcp per la valorizzazione di mestieri e attrezzature. Coinvolte 6 regioni e 9 marinerie
Per la
piccola pesca artigianale chiesto il riconoscimento Unesco
Cristian Maretti (presidente di
Legacoop Agroalimentare): "Avviato un percorso per la valorizzazione di
attività importanti per il mare italiano. Necessità di ampliare la base delle
realtà coinvolte"
ROMA, 26 settembre 2024 - C'e' la pesca in laguna e quella con il
bragozzo e la battana. Ma ci sono anche i trabocchi, il serraggiante e le
nasse. Sono alcuni esempi degli attrezzi e delle imbarcazioni tradizionali dei
pescatori artigianali che fanno parte del progetto Pcp (Patrimonio Culturale
della Pesca) con il quale il Flag (Fisheries Local Action Group) Veneziano
ha avviato il percorso per l'iscrizione a patrimonio Unesco dei mestieri,
manufatti e attrezzature della pesca e dell'acquacoltura. Un progetto che al
momento coinvolge 6 regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna,
Toscana, Marche e Abruzzo) e 9 Flag (Gac Fvg, Veneziano, Gac Chioggia e Delta
del Po, Costa Emilia Romagna, Marche Nord, Costa Blu, Costa di Pescara, Costa
dei Trabocchi, Golfo degli Etruschi), ma che vuole crescere.
"Si tratta di una iniziativa importante per la valorizzazione di
quelle attività che sono il cuore e l'anima delle marinerie italiane. Hanno un
grande valore per la tradizione della pesca e per questo appoggiamo la
richiesta di candidatura a patrimonio Unesco", ha detto Cristian Maretti
presidente di Legacoop Agroalimentare alla presentazione organizzata dal Flag
Veneziano in occasione di DiviNazione Expo al G7 di Siracusa, iniziativa
coordinata da Cinzia Gozzo (direttore Flag Veneziano) e che ha visto la
partecipazione di Salvatore Benvenuto (dirigente Masaf) e di Antonio
Gottardo (presidente Flag Veneziano). "E' tuttavia adesso necessario
allargare la base delle realtà coinvolte per dare valore ad un patrimonio che
accomuna tutta l'Italia e che potrebbe trovare integrazione con le attività di
pescaturismo e ittiturismo", ha sottolineato Maretti.
Il progetto. Alla base
dell'iniziativa di valorizzazione c'e' il voler far conoscere mestieri,
manufatti e attrezzature collegate alla pesca tradizionale, quella che si fa
con piccole barche e tecniche frutto di un mestiere antico di secoli e che
soltanto pochi depositari di questo saper fare riescono a tramandare. Una pesca
che si pratica qualche ora al giorno, tutti i giorni. E che porta al mercato,
pesce locale parte integrante della cucina tradizionale di ogni regione.
Aspetto questo che apre al turismo per poter meglio esprimere il valore della
pesca artigianale rispettosa dei ritmi del mare e delle lagune.