SOSTENIBILITA', MARETTI: DETERMINANTE IL RUOLO DELLE COOPERATIVE NELLE FILIERE AGROALIMENTARI

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28 febbraio 2025

Ruolo chiave della cooperazione per la sostenibilità delle filiere agroalimentari

 

Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Secondo Istat i cittadini nutrono forti preoccupazioni per clima, spreco di acqua e di energia. Le nostre cooperative continueranno a perseguire gli obiettivi di rispetto e tutela dell'ambiente. E agiranno per ampliare sempre di più le buone pratiche"

 

ROMA, 28 febbraio 2025 - "La sostenibilità fa parte del dna delle nostre cooperative che continueranno a perseguire gli obiettivi di rispetto e tutela dell'ambiente che già portano avanti da oltre 40 anni". E' la riflessione di Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare, al report Istat dove si mette in evidenza la forte preoccupazione da parte dei cittadini per il clima e la grande attenzione allo spreco di acqua e di energia.

L'Istituto di statistica rileva infatti come 6 persone su 10, ovvero circa il 58% della popolazione, siano preoccupate per i cambiamenti climatici, mentre circa quattro su 10 si dichiarano preoccupate per lo smaltimento dei rifiuti e per l'inquinamento dell'acqua. Il 50% della popolazione si dice preoccupata per la qualità dell'aria e cresce, dal 26,5% del 2023 al 28,5% del 2024, quelli preoccupati per il dissesto idrogeologico. I cittadini si dimostrano, poi, attenti alla conservazione delle risorse naturali: il 71,4% fa abitualmente attenzione a non sprecare energia, il 68,8% allo spreco di acqua. Secondo Istat, inoltre, nel Mezzogiorno si e' più propensi ad acquistare prodotti a chilometro zero (29,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l'inquinamento acustico (51,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (20,2%).

"Per quanto ci riguarda i nostri propositi vanno nella direzione di ampliare sempre di più le buone pratiche. Ci concentreremo sulla cooperazione tra settori e vogliamo continuare nella sperimentazione delle tecnologie e delle pratiche più innovative", continua Maretti. Perche' oggi "l'agricoltura e' chiamata sempre più a pensare e agire in maniera smart. Fitopatie e insetti si possono prevenire con l'analisi dei dati che arrivano direttamente dal campo, si possono abbassare i consumi di acqua, diminuire i trattamenti e ridurre l'uso dei mezzi meccanici a beneficio della salute del suolo", spiega il presidente di Legacoop Agroalimentare. "Buone pratiche e agricoltura di precisione sono oggi la risposta ai cambiamenti climatici e sono soluzioni applicabili a tutte le filiere, come quella zootecnica dove ne sono un esempio Granarolo-Granlatte, quella del miele con Conapi".

Ecco che "come mondo della cooperazione crediamo che la strada da percorrere sia quella di coniugare sviluppo economico e politiche ambientali. Un ruolo determinante lo giocano la ricerca scientifica e la tecnologia. Tea, droni, sensori, app, smart farming, sono ormai imprescindibili nella produzione di materia prima con sempre meno chimica e un uso più rispettoso delle risorse naturali (acqua, suolo). Ma la tecnologia 4.0 e' anche il valore aggiunto nella trasformazione per la produzione di cibo sano, sicuro e di altissima qualità quale quello delle aziende e delle cooperative italiane che possono svolgere il ruolo di aggregazione per facilitare la transizione tecnologica che spesso ha costi che non tutte le piccole realtà possono sostenere", conclude Maretti.




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