AGROALIMENTARE, MARETTI: DELUSI E INSODDISFATTI PER LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE UE
NotizieDelusione per le proposte della Commissione europea su agricoltura e alimentazione
Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Siamo insoddisfatti
principalmente per il taglio delle risorse e per la mancata valorizzazione
della strategicità del settore agroalimentare e della pesca. Sul Mercosur
chiediamo che le salvaguardie minime previste scattino in maniera automatica"
ROMA 6 settembre 2025 - Delusione
per le proposte della nuova Commissione europea riguardo al settore
agroalimentare. E' quanto esprime Cristian Maretti, presidente
di Legacoop Agroalimentare a seguito di incontro dedicato ai temi europei con
le principali cooperative che si e' tenuto giovedì (4 settembre).
Maretti sottolinea
che "questa insoddisfazione e' dovuta a due ragioni principali: il taglio
delle risorse e un'impostazione che non valorizza le produzioni e la strategicità
del settore agroalimentare e della pesca".
Il bilancio europeo
lascia Legacoop Agroalimentare ulteriormente insoddisfatta, "soprattutto
considerando l'esito dell'accordo con gli Stati Uniti. Nonostante la delusione,
Legacoop Agroalimentare continua a sostenere le azioni dei governi che hanno
lavorato per mantenere il fondo dedicato alla Politica Agricola Comune (Pac).
"E' importante la collaborazione tra i governi, come quella confermata
dai ministri l'italiano Francesco Lollobrigida e lo spagnolo Luis
Planas Puchades, per l'avanzamento verso il mantenimento del fondo dedicato
alla Pac", sottolinea Maretti.
Un obiettivo
principale di Legacoop Agroalimentare e' "la riattivazione di un fondo
per l'agricoltura con risorse sufficienti. E' il minimo indispensabile, ci
impegniamo a fornire il nostro sostegno in tal senso nei prossimi mesi".
Maretti ha inoltre
sottolineato la necessità che l'Unione Europea diventi "un attore più forte
e coeso a livello internazionale, specialmente alla luce dei recenti
accordi strategici tra Cina, Russia e India. In quest'ottica, l'approvazione
dell'accordo con il Mercosur, che prevede garanzie minime di salvaguardia per
le produzioni agricole più a rischio, e' vista come una prospettiva essenziale:
riteniamo necessario che le salvaguardie scattino in maniera automatica",
spiega.
"Non si può valutare
l'accordo con un mero esercizio contabile, chi perde e chi guadagna perche'
rispetto a quando e' partita la negoziazione abbiamo di fronte un altro mondo,
meno basato sui mercati di consumo e più tarato sulle volontà di confronto tra
blocchi continentali che cercano un nuovo equilibrio. In questo quadro la Ue
non può che presentarsi più federale e non disarticolarsi in un aumento di
scelte di politica nazionale. Il contesto geopolitico attuale rende ancora più
urgente l'esigenza di una politica agricola europea solida, in netto contrasto
con la situazione che c'era anche soltanto dieci anni fa", conclude Maretti.