DIETA MEDITERRANEA, CON LA COOPERAZIONE PER UN MODELLO DI SVILUPPO CONCRETO
NotizieDieta Mediterranea e cooperazione: dal manifesto all'azione. A Roma il confronto nazionale sul modello di sviluppo del futuro
- La sfida di
Legacoop Agroalimentare e' quella di trasformare un patrimonio culturale e
alimentare riconosciuto nel mondo in un progetto concreto di sviluppo
sostenibile
- Cristian Maretti (presidente
Legacoop Agroalimentare)
"E' importante che sia la cooperazione a farsi carico della sfida della Dieta
Mediterranea. Il Manifesto e' un sentiero, una traccia per agire tutti
insieme con le altre cooperative della filiera agroalimentare e degli
altri settori"
- Mauro Iengo (presidente
Legacoop Lazio) "Abbiamo scelto di presentare questo Manifesto nel cuore
di Roma, nel Comune agricolo più grande d'Europa, per ribadire che i
principi e valori in esso evidenziati rappresentano per Legacoop e per le
cooperative associate una priorità assoluta"
ROMA, 29 ottobre 2025
- Trasformare un patrimonio culturale e alimentare riconosciuto nel mondo in un
progetto concreto di sviluppo sostenibile. E' la sfida lanciata oggi nella Sala
del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, dove
Legacoop Agroalimentare e Legacoop Lazio hanno riunito istituzioni, esperti,
mondo agricolo, scuola e imprese cooperative alla tavola rotonda "Dieta
Mediterranea e Cooperazione: un modello di sviluppo".
A coordinare il
confronto Sara Guidelli, direttrice generale di Legacoop Agroalimentare
Nazionale, che in apertura ha sottolineato come "per la cooperazione, la Dieta
Mediterranea non e' soltanto un modello alimentare: e' una visione di società
fondata su equilibrio, inclusione, rispetto dei territori e qualità della vita
delle persone". Una visione, ha ricordato Guidelli, "che si intreccia con gli
Obiettivi dell'Agenda 2030, dalla salute alla sostenibilità ambientale,
passando per la giustizia sociale".
Dopo la relazione
introduttiva di Daniele Del Monaco responsabile Legacoop Agroalimentare
Lazio, il confronto si e' sviluppato attorno alle ricadute concrete del
Manifesto Cooperativo della Dieta Mediterranea, documento che Legacoop ha
elaborato insieme alle comunità emblematiche Unesco e ai protagonisti delle
filiere.
A sottolineare
l'importanza della Dieta Mediterranea e il ruolo della cooperazione e' stato il
il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra. "Dalla collaborazione
tra Masaf e mondo cooperativo rappresentativo della filiera agroalimentare può
e deve nascere un nuovo modello di sviluppo del settore", ha detto il
sottosegretario che ha ribadito "la centralità della Dieta mediterranea in
questo percorso di crescita". Per il presidente del Consiglio regionale del
Lazio, Antonello Aurigemma, "il manifesto di Legacoop sulla dieta
mediterranea fornisce un contributo importante anche per le istituzioni e tutte
le realtà interessate. E' fondamentale fare rete e il manifesto coniuga le
eccellenze dei nostri prodotti agroalimentari con la filiera cooperativa, che
ora ha una particolare rilevanza visto che il 2025 e' stato proclamato anno
della cooperazione, da parte delle Nazioni Unite". E, ha concluso, "come
consiglio regionale garantiremo il massimo supporto a iniziative simili". Tra i
presenti ai saluti istituzionali anche Fabio Bonanno, assessorato
Agricoltura del Comune di Roma, e Lorenzo Tavaglianti presidente della
Camera di Commercio di Roma.
Le voci del territorio
e della filiera L'incontro ha visto l'intervento degli attori della Dieta
Mediterranea. Tra i relatori, Stefano Pisani, sindaco di Pollica, ha
richiamato la responsabilità derivante dal riconoscimento Unesco e la necessità
di «strumenti che trasformino la Dieta Mediterranea in vera leva di sviluppo
locale». Sul fronte scientifico, Ana Islas Ramos (funzionario Fao) ha
rimarcato come le evidenze nutrizionali facciano della Dieta Mediterranea un
punto di riferimento globale anche rispetto alle nuove sfide climatiche e
alimentari. I sistemi urbani sono stati al centro del dibattito con Fabio
Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma, e Massimo Fiorio,
coordinatore del Tavolo del Cibo della Città Metropolitana, che hanno
evidenziato il ruolo della Capitale come laboratorio di innovazione per
politiche alimentari più giuste e sostenibili.
Per quanto riguarda la
rappresentanza agricola, David Granieri (presidente Coldiretti Lazio) ha
ribadito l'urgenza di "rafforzare il legame tra territorio e comunita"'
attraverso filiere più solide e produttori valorizzati.
Determinante il
contributo della distribuzione e della cooperazione di consumatori. Alessandro
Meozzi (direttore relazioni esterne Conad Pac 2000) ha evidenziato
l'impegno nel portare quotidianamente sugli scaffali prodotti locali e
mediterranei, sostenendo le economie territoriali. E un ruolo educativo
decisivo per Cirfood, rappresentata dalla manager Anna Flisi, e per la
scuola, con Andrea Pontarelli, dirigente scolastico dell'Istituto
Agrario "Giuseppe Garibaldi" di Roma e' quello di educare i giovani al cibo vuol
dire preparare cittadini più consapevoli.
Infine, il presidente
di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti ha richiamato la scelta
strategica compiuta dal movimento cooperativo: "fare della Dieta Mediterranea
il cuore del nostro progetto di futuro. Come movimento cooperativo, abbiamo
scelto la Dieta Mediterranea perche' e' importante che sia la cooperazione a farsi
carico di questa sfida", ha detto Maretti. Che ha sottolineato come "il
Manifesto e' un sentiero, una traccia per agire tutti insieme con le altre
cooperative della filiera agroalimentare e degli altri settori. Questo per
ottimizzare al meglio la produzione agricola, la sostenibilità ambientale e
quella economica. Oltre a migliorare la ricaduta sui cittadini consumatori che
si aspettano di trovare prodotti sani, equi e disponibili".
Una strada da
percorrere insieme Nel chiudere la tavola rotonda, Sara Guidelli ha ricordato come
l'incontro di oggi dimostri che "la Dieta Mediterranea e' una chiave per
ripensare lo sviluppo delle comunità: dalla valorizzazione delle filiere alla
salute, fino al ruolo educativo della scuola". Un percorso collettivo, ha
aggiunto, che solo la cooperazione può tenere insieme "dal campo alla tavola".
L'iniziativa e' stata
conclusa dalle riflessioni di Mauro Iengo, presidente Legacoop Lazio che
ha evidenziato di aver "scelto di presentare questo Manifesto nel cuore di
Roma, nel Comune agricolo più grande d'Europa, per ribadire che i principi e
valori in esso evidenziati rappresentano per Legacoop e per le cooperative
associate una priorità assoluta. Salute, giustizia sociale, sostenibilità e
qualità del lavoro: la dieta mediterranea può essere il centro di un nuovo
paradigma di agricoltura". E ha ribadito "siamo perciò lieti di avere discusso
i contenuti non solo con il sottosegretario di Stato del ministero
dell'Agricoltura e con il presidente del Consiglio regionale, con funzionari
Fao e rappresentanti Unesco, ma anche con i protagonisti del cambiamento: le
associazioni, i docenti, le aziende che ne hanno una filiera, con i
rappresentanti del Consiglio del Cibo della Capitale e dell'Area metropolitana
e con gli studenti".
