DISSESTO IDROGEOLOGICO: LEGACOOP AGROALIMENTARE DENUNCIA L'IMMOBILISMO DEL GOVERNO E DELLE REGIONI

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17 settembre 2010

“Le tragiche notizie dell'alluvione che ha distrutto la città di Atrani, in provincia di Salerno e le disarmate affermazioni del Ministro per l'ambiente, Stefania Prestigiacomo ('temo altri disastri per il nostro paese'), sono facce della stessa medaglia: molto si parla, a ridosso di ogni tragedia, della necessità della prevenzione, quasi nulla si fa per organizzarla adeguatamente". Lo rilevano Giovanni Luppi, Presidente della Legacoop Agroalimentare, e Teodoro Bolognini, responsabile del comparto silvicoltura dell'associazione. “Noi, in verità, abbiamo proposto qualcosa di più della prevenzione - chiarisce Luppi - ovvero, la gestione del territorio da considerare la più grande, la più urgente, opera infrastrutturale, base necessaria per il rilancio economico ed occupazionale del paese". “Per questa azione - incalza Bolognini - non ci sentiamo di assolvere ne' il governo ne', salvo eccezioni, le regioni. Due esempi per tutti: è stato redatto da parte del Ministero delle politiche agricole e forestali d'intesa con quello dell'ambiente il pqsf (programma quadro per il settore forestale) che recupera un vuoto programmatico anche nei confronti degli altri paesi UE; ma delle risorse, il cui fabbisogno lo stesso governo individuava in 250 milioni di euro annui, nessuna traccia (la Spagna per analogo piano ha stanziato 30 miliardi di euro, 1 miliardo l'anno per trent'anni)". “Le Regioni hanno a disposizione dal 2007, dall'unione europea sui psr (piani di sviluppo rurale), circa un miliardo di euro per interventi di prevenzione, di cui la metà nelle regioni del sud. Per una serie di ostacoli burocratici e per una generalizzata sottovalutazione, salvo eccezioni, le regioni - nota la Legacoop agroalimentare - non hanno ancora attivato queste misure con il rischio, molto realistico, di dover restituire le risorse a Bruxelles".




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