ORTOFRUTTA: COOPERATIVE DI FRANCIA, SPAGNA E ITALIA LAMENTANO MANCANZA DI SOSTEGNO DELLA COMMISSIONE EUROPEA
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"In occasione del Comitato di Gestione del 28 aprile 2010, la Commissione Europea ha manifestato la contrarietà alle misure invocate dalla filiera e dai ministeri dei principali stati membri produttori, che insistevano sulla necessità di migliorare il capitolo relativo alla prevenzione e gestione delle crisi nel quadro della modifica dell'OCM ortofrutta". Lo ricorda un comunicato congiunto delle cooperative ortofrutticole di Francia, Italia e Spagna - Cooperativas Agro-alimentarias, Felcoop, Confcooperative-Fedagri, Legacoop-Agroalimentare e Agci-Agrital - che "criticano duramente il mancato sostegno della commissione, anche alla luce delle drammatiche conseguenze che la crisi del 2009 ha avuto sui produttori e le loro cooperative". "Le cooperative - spiega il comunicato - si trovano di fronte ad affermazioni contraddittorie della Commissione; una Commissione che, da un lato, si dichiara pubblicamente e ufficialmente per l'organizzazione e la concentrazione dell'offerta, la valorizzazione dei prodotti agricoli, la qualità e la tutela dei prodotti europei, la creazione di sistemi innovativi di prevenzione e gestione delle crisi, ma che, nella pratica, agisce esattamente nella direzione opposta: abroga le norme di commercializzazione, apre le porte alle importazioni da paesi terzi (il Marocco da ultimo), si oppone all'applicazione del sistema europeo d'intervento pubblico e rimette in discussione i miglioramenti ottenuti dalle O.P. e dai produttori con la riforma dell'OCM". "Le cooperative - conclude la nota - si sono impegnate per migliorare la loro competitività e quella dei produttori, ma non possono accettare che i modesti aiuti, previsti dalla politica agricola comune (PAC) per il settore, scompaiano dall'oggi al domani e sperano che la strategia politica definita dagli Stati membri e consolidata dal 1996 non sia 'inghiottita' dalla burocrazia e dalle interpretazioni arbitrarie interne all'amministrazione pubblica comunitaria ma sia, al contrario, confermata e rafforzata dal neo-Commissario all'agricoltura Dacian Ciolos".