Campania: costituita la Cooperativa Don Peppe Diana-Libera Terra

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4 ottobre 2010

Si è costituita ufficialmente con la firma davanti al notaio, la cooperativa Libera Terra “Le terre di don Peppe Diana-Libera Terra” che opera sui terreni confiscati alla camorra. Circa 90 ettari, nei comuni di Castel Volturno, Carinola, Cancello e Arnone, Pignataro e Teano. E’ la prima cooperativa Libera Terra che nasce in Campania nel nome del parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994. Dopo la firma dell’atto, il “nucleo costituente la cooperativa” hanno incontrato i genitori di Don Peppe Diana e consegnato loro simbolicamente la copia dell’atto costitutivo della cooperativa.
Dopo il bando pubblico e la selezione delle figure professionali oggi la prima cooperativa Libera Terra in Campania “Le Terre di don Peppe Diana - Libera Terra” è realtà. La cooperativa gestirà nella fase iniziale, un caseificio, terreni agricoli, operante quindi nei settori lattiero - caseario e agroalimentare sui terreni confiscati alla camorra nei comuni di Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Pignataro Maggiore e Teano.
I membri della cooperativa sono stati selezionati attraverso bando pubblico e da un apposita Commissione, costituita da un componente designato dalla Prefettura di Caserta, dalla Provincia di Caserta, dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra, dall’Associazione Libera e Obiettivo Lavoro. La formazione sul campo si è svolta presso Azienda agricola regionale sperimentale Improsta, sita in Eboli (Sa). Lo studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra grazie alle competenze messe a disposizione dai soci Granarolo, Alce Nero & Mielizia, CIA e Legacoop Campania e con la collaborazione di prevede la realizzazione di una impresa cooperativa attenta alle produzioni biologiche di alta qualità e rispettose delle tradizioni locali, capace di coinvolgere altri produttori sani del territorio promuovendo anche attività di fattoria didattica e di turismo responsabile. La nascita della cooperativa s’inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa Simboli e risorse di comunità libere , firmato il 19 marzo ‘09 (XV anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana), che vede insieme Istituzioni ed associazioni nell’obiettivo comune d’utilizzare a fini sociali e produttivi alcuni immobili confiscati alla camorra in provincia di Caserta. Il percorso, inoltre, è sostenuto dal progetto “La mozzarella della legalità” finanziato dalla Fondazione per il Sud.




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