Pesche e nettarine: Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci appoggiano le richieste dell’assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni

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4 luglio 2011

«Il ministro Saverio Romano convochi subito la filiera per evitare che il 2011 sia uno degli anni peggiori del comparto. Pronti alla mobilitazione per sostenere le ragioni dei produttori».

 Bologna, 29 giugno 2011 - L’allarme per i casi di contagio da Escherichia Coli ha indotto un rallentamento negli acquisti di ortofrrutta, appesantendo una situazione che già registrava un calo dei consumi. Per questo Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci appoggiano l’iniziativa dell’assessore Tiberio Rabboni, della consulta agricola e delle Organizzazioni dei Produttori in merito alla rapida messa in campo da parte del Governo e del ministro Saverio Romano di azioni volte ad impedire che l’annata 2011 si trasformi in una delle peggiori degli ultimi anni.

«Condividiamo la necessità di arrivare il prima possibile alla firma dell’accordo interprofessionale per pesche e nettarine da parte della filiera – affermano le tre centrali cooperative – attivando fin da subito tutti i necessari passaggi burocratici necessari al recepimento del provvedimento».

Fedagri, Legacoop Agroalimentare e Agci chiedono una attenta programmazione promozionale alle catene della grande distribuzione al fine di favorire la corretta immissione sul mercato dei prodotti al giusto prezzo e di non inserire ulteriori richieste commerciali in una annata difficile nella quale ogni possibile richiesta di sconto a fine campagna può determinare incertezze nella remunerazione dei prodotti agricoli in campagna, determinando scontento e reazioni difficili da prevedere.

«Il ministro deve convocare subito la filiera – affermano Davide Vernocchi, presidente del settore ortoflorofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, e Cristian Maretti, direttore di Legacoop Agroalimentare Nord Italia – perché dopo il pessimo risultato del regolamento di emergenza sul batterio killer non possiamo permetterci di rimanere fermi. Va convocata subito la filiera per attivare una promozione istituzionale che faccia fronte al calo dei consumi dei prodotti freschi, ribadendo che l’evento drammatico che ha colpito i consumatori tedeschi è un evento ben circoscritto e definito. La filiera deve essere convocata anche per attivare nuovi interventi straordinari della Ue, perché quelli messi in campo non sono adatti alla realtà italiana».

Fedagri, Legacoop Agroalimentare e Agci chiedono che questi provvedimenti siano in parallelo ad una riunione con le Regioni per valutare l’attivazione di tutte le misure possibili previste nel capitolo gestione delle crisi presenti nei regolamenti dell’organizzazione comune di mercato per l’ortofrutta.

«In uno stato che festeggia nel 2011 la sua unità – osservano le centrali cooperative – non è possibile che vi siano comportamenti contraddittori tra i funzionari di Regioni diverse in dipendenza della buona o cattiva volontà o assunzione di responsabilità. Il settore agricolo, con tre ministri in tre anni è stato pesantemente colpito dall’instabilità di Governo, non possiamo tollerare altre incertezze e inadeguatezze».

«A questo punto della stagione e con questi prezzi è chiaro che sale l’arrabbiatura delle nostre basi sociali e siamo anche disponibili a mobilitarci per far valere le nostre ragioni» sostiene Vernocchi. «Lo faremo perché tutti gli attori interessati facciano il massimo per evitare il peggio in un momento già molto difficile», è la conclusione di Maretti.




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