GUIDI, CROGI, BUONFIGLIO, CIANFONI, ZAMBELLI, MANTEGAZZA E MAGRINI PRESENTANO AVVISO COMUNE SU LAVORO E PREVIDENZA

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27 gennaio 2012

Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fedagri, Legacoop Agroalimentare, Agci-agrital, Flai, Fai e Uila hanno sottoscritto un avviso comune su lavoro e previdenza  che contiene una serie di proposte che sono state sottoposte al governo con l'auspicio che l'esecutivo le tenga nel debito conto anche nell'ambito delle trattative sul mercato del lavoro in corso con i sindacati a vocazione generali ed alcune sigle degli imprenditori. Le proposte riguardano la bilateralità, la gestione del mercato del lavoro, il costo del lavoro, le prestazioni, la semplificazione, il contenzioso previdenziale. L'avviso comune è stato presentato ai giornalisti dal Presidente della Confagricoltura Mario Guidi; dal Segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi; dal Presidente di Agci-agrital Giampaolo Buonfiglio, che ha parlato a nome anche di Fedagri e Legacoop Agroalimentare; dal Segretario generale della Fai Augusto Cianfoni; dal Segretario generale della Cia Rosanna Zambelli; dal Segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza e dal responsabile del settore previdenziale della Coldiretti Romano Magrini. Questo avviso comune - ha spiegato Guidi - è importante per le relazioni sindacali in un momento in cui l'Italia vive tensioni forti. Le aziende del settore - ha ricordato  - sono 217 mila ed impegnano 1 milione e 100 mila lavoratori, il 7,1% di tutti gli occupati italiani ed il 18,8% degli occupati agricoli nell'Unione Europea, generando 8 miliardi di euro di ricchezza. Di contro - ha spiegato Guidi - la maggior parte delle proposte dell'avviso comune non determinano costi aggiuntivi per lo Stato fatta eccezione per quelle sull'inserimento dei centounisti nel cuneo fiscale il cui costo è valutato in 20 milioni di euro. Crogi ha rammentato che proposte analoghe erano già state presentate al governo nel 2009 senza però che il governo avviasse concretamente un confronto. Crogi ha spiegato che le misure contenute nell'avviso comune riguardano il lavoro nero, la lotta al caporalato, il premio alle aziende che riconfermano le giornate, la lotta al sommerso e le indicazioni per risolvere, attraverso la bilateralità, i problemi con l'Inps, insorti dopo la fine della gestione separata. Crogi ha anche fatto sapere che sono in corso trattative, con il Ministro del lavoro Elsa Fornero, per l'uso della cassa integrazione in deroga per l'agricoltura. La cooperazione - ha  reso noto Buonfiglio - ritiene che l'avviso comune abbia un valore politico importante e di discontinuità con il passato. La cooperazione - ha aggiunto - è particolarmente soddisfatta del risultato raggiunto sia perché ha dimostrato l'unitarietà degli intenti sia perché le indicazioni su semplificazione e trasparenza stanno particolarmente a cuore alle cooperative. Anche Buonfiglio ha sottolineato l'importanza del richiamo alla specificità del mondo agricolo, sottolineando che se il governo ne terrà conto in modo concreto ciò permetterà all'agricoltura di fare un passo in avanti. La necessità del ritorno ad una gestione Inps ad hoc per l'agricoltura è stata richiamata da Cianfoni, che ha anche ricordato come l'agricoltura sia all'avanguardia da sempre in tema di bilateralità come dimostra l'esistenza da 70 anni di un ente bilaterale del calibro dell'Enpaia e come dimostra la contrattazione provinciale. Cianfoni ha anche lui ricordato che le proposte di questo nuovo avviso comune derivano da quelle del 2009 che il Ministro del lavoro aveva provocatoriamente sollecitato senza poi tenerle in considerazione. Con l'avviso comune - ha ribadito Zambelli - vogliano contribuire al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro e lo facciamo in modo diverso dagli altri perché lo facciamo in modo unitario e vogliamo che sia evidente che siamo un comparto che utilizza la bilateralità. Zambelli ha detto di ritenere particolarmente significativi i passaggi dell'avviso comune sulla semplificazione e sulla premialità per le imprese virtuose. In giorni come questi - ha detto - il Segretario generale della Uila Stefano Mantegazza - abbiamo voluto mandare un segnale forte e chiaro al governo su cosa va cambiato perché il sistema agricolo possa funzionare meglio sotto l'assetto del lavoro. Noi offriamo responsabilità e dal governo pretendiamo responsabilità, ha aggiunto Mantegazza. Se imprese e lavoratori concordano su alcune modifiche nessuno più di loro può sapere qual è la medicina giusta, ha avvertito sottolineando che la frammentazione delle aziende agricole impone una legislazione di sostegno. Individuando alcune misure a costo zero sulla semplificazione  permette di togliere alibi così come vanno riviste le norme per le assunzioni degli estracomunitari perché anche in questo caso vengono meno alibi, ha spiegato Romano Magrini, responsabile del settore previdenziale della Coldiretti. Anche Magrini ha parlato dei problemi esistenti con l'Inps e del contenzioso che è in essere. In particolare Magrini ha criticato la scelta dell'Inps di procedere contro le aziende agricole con azioni di recupero deciso a partire dalla interpretazione dei contratti che - ha sottolineato il dirigente Coldiretti - non spetta all'istituto di previdenza.


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