Piano di emergenza contenimento Xylella Fastidiosa in Puglia
Olivicolo
Il giorno 11 febbraio 2019 e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Delibera 69/2018 e relativo allegato che sancisce i termini del Piano di emergenza per il
contenimento di Xylella Fastidiosa.
In sintesi, la delibera prevede una dotazione finanziaria di
30 milioni di euro che sarà utilizzata per le seguenti specifiche attività:
- Ricerca e
sperimentazione (3mil euro)
- Ripristino della potenzialità produttiva (15mil euro)
- Prevenzione della
diffusione della Xylella e contrasto al vettore (4mil euro)
- Rilancio dell'economia
nelle aree danneggiate (5mil euro)
- Comunicazione (1mil euro)
- Investimenti e supporto di attività ispettive, monitoraggio e diagnostica (1mil euro), potenziamento del servizio fitosanitario (1mil euro)
Il piano, invece, si compone di quattro gruppi di azioni:
Ripristino della potenzialità produttiva:
Azione che si realizza sia attraverso la rimozione delle piante
disseccate da Xylella nella zona infetta, sia attraverso una serie di interventi
volti al reimpianto e alla riconversione. Il reimpianto con cultivar resistenti
va sostenuto tramite finanziamenti all'espianto e ad investimenti produttivi in
azienda. Il Piano mira ad introdurre una misura ad hoc, particolarmente
importante per la salvaguardia degli ulivi monumentali indenni, che preveda il
sostegno finanziario di tale pratica per questa tipologia di piante, per il
loro valore storico-culturale e paesaggistico. Il Sottopiano intende
anche incoraggiare la riconversione verso altre colture, in passato già presenti, quali mandorlo e ciliegio, sia con una misura di sostegno agli
investimenti, sia con una deroga al divieto di impianto, sulla base dei
risultati ottenuti dalla ricerca in tema di "resistenza". Si prevede anche
una misura di finanziamento specifica per le aziende vivaistiche ricadenti
in area delimitata con due finalità: a) sostenere l'adeguamento
strutturale per i controlli sanitari richiesti ai vivai; b) agevolare il loro
trasferimento in aree indenni.
Si prevede di attuare forme di ricomposizione fondiaria attraverso la
creazione di forme meno gravose (in termini di oneri finanziari e procedurali),
in particolare attraverso le Associazioni Fondiarie (esempi incoraggianti in
altre regioni italiane).
Funzionali al ripristino della potenzialità produttiva anche le misure
specifiche quali trattamento, distruzione e successiva rimozione di
piante, prodotti vegetali e altri oggetti, nonche' pulizia e disinfezione
locali, terreno, acqua, suolo e substrati di coltivazione, impianti, macchinari
e attrezzature e su qualsiasi oggetto che possa essere veicolo di diffusione.
Rilancio della filiera e del sistema agricolo nelle aree interessate da Xylella
Si prevede di realizzare misure specifiche per il rilancio della filiera
olivicola nel suo complesso, dei legami intersettoriali di questa filiera con
il territorio e il paesaggio. Da affrontare anche una serie di problematiche
tipiche del mercato dell'olio, con territori ancora troppo legati alla
produzione di olio lampante e quindi con la necessità di migliorare la qualità della produzione. Ciò potrà avvenire attraverso iniziative che interessino
l'incremento delle produzioni DOP, il potenziamento delle Organizzazione
di Produttori e forme più avanzate di cooperazione orizzontale e verticale lungo
la filiera, in modo particolare attraverso il sostegno all'ammodernamento degli
impianti di molitura. Va salvaguardata anche l'immagine "turistica" del
territorio attraverso misure di sostegno agli investimenti per la
diversificazione. Appare necessario incentivare forme di recupero dei terreni
(con impianti olivicoli o altre colture) a vari scopi. Iniziative associate di
piccoli proprietari, forme di recupero di terreni da parte di giovani per attività culturali e ricreative, uso collettivo di terrei pubblici, ecc,
potranno essere al centro di una misura per il recupero/miglioramento del
paesaggio promosse da azioni collettive e partnership locali (potranno
essere sostenuti anche i contratti di distretto).
Azioni orizzontali
Sono le azioni legate alla Comunicazione, che accompagneranno l'attuazione
del piano e che andranno condivise a tutti i livelli. Inoltre, i gravissimi
danni economici potenziali o già subiti dal comparto olivicolo e vivaistico, nonche' il rilancio di nuove attività agricole, così come la necessità di
ricostituire il paesaggio nelle aree infette, impongono di ridefinire le priorita"' ed avviare nuovi programmi di ricerca specifici.
Potenziamento del monitoraggio e rete di laboratori
Il Piano prevede il potenziamento del monitoraggio coinvolgendo tutti i
soggetti pubblici e privati ed integrando i diversi sistemi (in situ e da
remoto). Prevede, altresì, un programma di ispezioni e campionamento sia
in zone demarcate che in zone indenni.
Oltre all'attività di monitoraggio, diagnosi e prevenzione, sarà potenziata
anche la rete di laboratori di analisi certificati sul territorio nazionale, in
attuazione dei Reg. UE 2016/2031 e 2017/625, relativi al riordino del regime
fitosanitario, che prevedono l'istituzione di laboratori nazionali
ufficiali per gli organismi nocivi da quarantena, nonche' la predisposizione di specifiche stazioni di quarantena.