Incontro a Rimini tra i rappresentanti di Legacoop Agroalimentare e della cooperazione ittica con il sottosegretario Francesco Battistoni e il senatore Antonio Barboni Pesca 4.0 e importanza del Pnrr per la valorizzazione della filiera ittica
Pesca e acquacoltura
Incontro a Rimini tra
i rappresentanti di Legacoop Agroalimentare e della cooperazione ittica con il
sottosegretario Francesco Battistoni e il senatore Antonio Barboni
Pesca 4.0 e
importanza del Pnrr per la valorizzazione della filiera ittica
Sara Guidelli
direttore di Legacoop Agroalimentare: «Ci sono temi irrimandabili per la
filiera, come la riduzione dello sforzo di pesca, o come la tracciabilità per
assicurare pesce di qualità sui mercati e sulle tavole dei consumatori, la
sostenibilità della produzione, la necessità di applicare la tecnologia»
Le difficoltà di redditività dei pescatori,
la necessità di una pesca sostenibile non soltanto da un punto di vista
ambientale, l'importanza che potrà avere il Pnrr per il settore ittico. Temi
questi sono stati illustrati al sottosegretario al ministero dell'Agricoltura
(Mipaaf) Francesco Battistoni in visita oggi con il senatore Antonio Barboni
alla cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini.
A Rimini per parlare della pesca italiana. Per toccare con mano
i problemi del settore, i due rappresentanti politici sono stati accompagnati
in visita anche al mercato ittico riminese per poi incontrare una
rappresentanza di Alleanza delle Cooperative Italiane e delle cooperative della
Romagna. Con il direttore di Legacoop Agroalimentare Sara Guidelli, Elena
Ghezzi responsabile settore pesca Legacoop Agroalimentare e Anna Montini
assessore del Comune di Rimini erano presenti il padrone di casa Gian Carlo
Cevoli presidente della coop Lavoratori del Mare, Sergio Caselli di Legacoop
Agroalimentare, Vadis Paesanti di Fedagripesca Emilia- Romagna, Patrizia
Masetti di Agci Emilia-Romagna, Nicola Tontini della coop Casa del Pescatore di
Cattolica, Michele Castelluccia presidente di Cogevo Rimini, Massimo Pesaresi
direttore della coop Lavoratori del Mare e Manuel Guidotti presidente di Cogevo
Ravenna.
L'incontro con il sottosegretario e' stata
anche l'occasione per parlare delle proposte innovative delle marinerie
italiane per una acquacoltura e una pesca sostenibili e in particolare quelle
riminesi ed emiliano romagnole. Progetti per una filiera italiana di qualità
che non possono prescindere dal Pnrr, elemento determinante per la crescita del
settore.
Molti problemi, ma la pesca e' un settore vivo
e attivo.
«La visita e' stata importante per illustrare e far conoscere il settore della
pesca, con argomenti dedicati alla filiera ittica sostenibile. In particolare,
abbiamo rappresentato le difficoltà per taglio dello sforzo di pesca che si
trova ad affrontare il settore. Il taglio delle giornate di pesca a strascico
porterà a una riduzione del 35%, una media di 100 giorni i meno a imbarcazione
e questo fa scendere sotto il punto di redditività», sottolinea Sara
Guidelli. «Ci sono temi irrimandabili per la filiera della pesca, come la
tracciabilità per assicurare pesce di qualità sui mercati e sulle tavole dei
consumatori, la sostenibilità della produzione, la necessità di un tecnologia
4,0 anche in questo settore, con particolare riferimento al mercato di Rimini
con un progetto di rinnovamento che lo porterà ad essere un centro
polifunzionale. Insomma, ci sono molti problemi, ma quello della pesca e' anche
un settore vivo pronto a nuovi progetti. Ecco che a questo proposito diventa
importante il ruolo del Pnrr».
Le sfide che attendono il settore a
Bruxelles.
La presenza del sottosegretario dimostra l'attenzione della politica italiana
alla pesca. «Ci sono sfide e discussioni importanti che ci aspettano a
Bruxelles nelle prossime settimane. È importante il riconoscimento al settore
mostrato del governo italiano con la nomina di un sottosegretario con delega
alla pesca per tenere alta l'attenzione a livello comunitario», conclude
Guidelli.
In Emilia-Romagna operano 1.700 imprese di
acquacoltura, molto importanti quelle di vongole e cozze, con un parco di 600
battelli per la pesca, 5 mercati ittici ( Cattolica, Rimini, Cesenatico, Porto
Garibaldi e Goro). Nella sola Marineria di Rimini si contano 100 battelli con
300 imbarcati e un mercato ittico che produce un valore venduto di 10 milioni
di euro all'anno.