CCNL pesca cooperativa: più tutele per i soci lavoratori e adeguamenti salariali contro inflazione e fuga da settore
Pesca e acquacoltura
Roma, 29
ottobre 2025 - "Abbiamo introdotto meccanismi retributivi pensati per
conciliare la giustezza del salario con la sostenibilità economica delle
cooperative. L'accordo rappresenta un tassello importante per frenare la
fuoriuscita dal settore di imprese e lavoratori, e per favorire occupazione e
ricambio generazionale", dichiarano congiuntamente AGCI Pesca e Acquacoltura,
Legacoop Agroalimentare e Confcooperative-Fedagripesca.
Tra gli
elementi più significativi dell'intesa figurano gli adeguamenti retributivi
legati all'inflazione e una modifica specifica per la piccola pesca (categoria
β2).
Quest'ultima
prevede un innalzamento del tetto massimo di permanenza nella categoria da 140
a 180 giornate lavorative annue, introducendo un meccanismo pensato per
garantire equità salariale e, al tempo stesso, sostenibilità economica per le
cooperative.
L'accordo,
che interessa circa 1.000 cooperative di pesca e oltre 19.000 soci lavoratori,
introduce alcune novità di rilievo per il mondo cooperativo, rafforzando il
quadro di tutele e strumenti contrattuali del settore.
Durante il
lungo e costruttivo confronto che ha portato alla firma dell'accordo, e' stata
riaffermata la volontà di "proseguire lungo il percorso di collaborazione e
dialogo avviato negli ultimi anni, riconoscendo l'importanza di rafforzare gli
strumenti negoziali e di favorirne una più ampia applicazione presso le
marinerie italiane", concludono AGCI Pesca e Acquacoltura, Legacoop
Agroalimentare, Confcooperative-Fedagripesca.